Anche noi di MilanoTeatri.it abbiamo aperto incuriositi la scatola chiusa di Georges Feydeau.
Diretti da Danilo Nigrelli, nove energici artisti del teatro stabile dell’Umbria, tra cui Francesco “Bolo” Rossini nei panni del padrone di casa Pacarel, si sono animati davanti ai nostri occhi, mostrandoci uno dei primi e più celebri vaudeville dell’autore francese.
Si apre il sipario: buio, una scatola fluttuante.
Ad aprire la scatola e a dar vita allo spettacolo un maggiordomo e una cameriera. Due figure non presenti nell’opera originale di Feydeau ma sapientemente inserite da Nigrelli, che le ha rese figure essenziali. Sono di fatto loro a muovere le fila degli altri personaggi-marionette, che prendono vita solo se chiamati a partecipare in scena.
In scena-un’atmosfera frizzante e leggera con giochi di luce, musiche e colori-la rappresentazione frenetica di divertenti equivoci, scambi d’identità e prove d’amore: ”domandate sempre di vedere la merce… non si sa mai quello che può accadere quando si compra a scatola chiusa”.
”Sono dei grandi personaggi, questi omini e donnine che vanno a cento all’ora!Dopo che Feydeau ti ha quasi obbligato a dipingerli come burattini, ti accorgi che son così umani da spaventarti[…]non è il contorno, non è la maschera che l’Autore descrive così meticolosamente, è la loro essenza, è della loro anima che ci parla. Di come si è ridotta”
Valentina Naccarato
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