È durato poco più di tre anni, dal 1965 al 1968, ma ha condizionato un’intera generazione e può continuare a farlo. È il movimento hippie, che ha rifiutato la società capitalistica, gli status symbol e immaginato un mondo fondato sull’amore; non solo “Peace&Love”, ma anche rispetto per l’ambiente, intercultura, antimilitarismo, modelli di famiglia ribaltati, sessualità allargata, cura del corpo e dell’alimentazione. In scena nessuna operazione di memoria, ma un continuo rimbalzo sulle eredità culturali che il movimento ha lasciato, un dialogo tra ieri e oggi con Livia Grossi, giornalista del “Corriere della Sera”, e Luca Pollini, giornalista e scrittore, autore del libro “Amore e rivolta a tempo di rock”.
Un reading che racconta – con letture, musica, testimonianze e video originali – i sogni e le battaglie di un’epoca in cui lo stare insieme, “il collettivo” aveva un senso politico concreto. Un’occasione per riflettere sui bisogni di oggi e sul passaggio di testimone più o meno mancato. I pensieri dei maestri di contro cultura e quelli della gente comune, testimonianze di chi ha vissuto quegli anni e la voce di chi non era nato.
Nessuna “lezione” sugli hippie o sui movimenti degli anni Settanta, piuttosto il bisogno di capire insieme che cosa è successo e che cosa possiamo fare oggi. Un tempo che sul fronte crisi economica e disoccupazione ci riporta al 1977 e al “No Future” dei Punk, con giovani affamati dagli stessi bisogni, ma molto più soli e sotto ricatto rispetto a quegli anni.
Il reading “GLI HIPPIE, a volte tornano” è la prima tappa di un percorso alla ricerca di nuove parole d’ordine, nuovi totem, nuove comunità di senso.
Nel foyer del teatro, bancarelle autogestite con vestiti, gioielli, poster, manufatti artigianali di autoproduzione.
GLI HIPPIE, a volte tornano (prima tappa)
Reading di e con Livia Grossi e Luca Pollini
DOVE? Teatro della Cooperativa
QUANDO? 28 e 29 aprile, ore 20.45
PREZZO: intero 18 €, ridotto 13/9 €