Tanto spazio per le compagnie indipendenti in questo inizio stagione a Manifatture Teatrali Milanesi con quattro spettacoli divisi tra fine settembre e inizio ottobre.
MTM vuole dichiararsi un progetto di ampio respiro e come tale ha messo in cantiere una nuova “zona franca” che inaugura la stagione 16-17, interamente dedicata alle compagnie indipendenti.
HORS vuole dare voce a loro: questi loro potrebbero essere quelli che prenderanno il nostro posto fra 5, 10 o 20 anni, ma nel frattempo faticano a trovare un teatro in grado di accoglierli, o banalmente si trovano a dover continuamente migrare da uno spazio a un altro in modo totalmente precario.
HORS non vuole essere una rassegna né tantomeno un festival, è semplicemente una “casa”, sicuramente temporanea, ma utile se al suo interno ci si può conoscere e parlare, vedere spettacoli e scambiare esperienze, condividere sogni e aspirazioni per il futuro della scena teatrale italiana.
MTM ospiterà 4 anteprime nazionali di giovani compagnie italiane, selezionate all’interno dell’ultimo festival IT Independent Theatre:
dal 23 al 25 settembre
IL PREFERITO – Compagnia Òyes – Teatro Litta
ALBERT – Teatro dei Gordi – La Cavallerizza
e dal 30 settembre al 2 ottobre
ERINNI O DEL RIMORSO – Ortika – Teatro Litta
ALICE NELLA GIUNGLA – Compagnia D’Angelo/Gattini/Rossi – La Cavallerizza
Il tutoraggio alle compagnie è a cura di Diego Vincenti e Renzo Francabandera
IL PREFERITO
Teatro Litta – 23/25 settembre
venerdì ore 21:00 – sabato ore 19:30 – domenica ore 21:00
drammaturgia Dario Merlini – regia Dario Merlini – con Daniele Crasti, Dario Sansalone – organizzazione Giulia Telli – una Produzione Òyes
Due fratelli. Un odio antico. Irrazionale. Uno l’opposto dell’altro e allo stesso tempo uno lo specchio dell’altro. Si combattono, si invidiano, si feriscono a vicenda da tutta una vita, rubandosi a turno ciò che hanno di più caro. Saranno costretti ad allearsi per salvare la cosa più importante: il buon nome della Famiglia, non importa a prezzo di quali menzogne e quali crimini. Perché è solo sulla Famiglia che puoi contare per sopravvivere in un mondo cinico e corrotto. Faranno i conti con il loro passato e si strapperanno le reciproche maschere nell’ultimo, disperato tentativo di conquistarsi l’amore di una donna e il favore di un padre anziano, agonizzante in un letto d’ospedale carico di segreti vergognosi. Come il paese in cui vivono.
ALBERT
La Cavallerizza – 23/25 settembre
venerdì ore 19:30 – sabato ore 21:00 – domenica ore 19:30
di Cecilia Campani – regia Marco Monzini – con Sandro Pivotti, Matteo Vitanza – sound Design Gianluca Agostini – trucco Sara Rossi – foto Bianca Vignato
Nel 1929 al 490 di Riverside Drive, New York, viene terminata la costruzione della neogotica chiesa di Riverside sull’Hudson. La chiesa ospita un evocativo organo e le sue facciate sono ricoperte da innumerevoli sculture. Uno dei portali è interamente dedicato alla commemorazione di grandi studiosi. Una collezione dei più eccelsi cervelli umani di tutti i tempi. Tra Pitagora, Galileo, Faraday e Pasteur trova posto anche la scultura di Albert Einstein. I resoconti narrano che nel 1930 Albert visitò la chiesa. Durante la visita gli fu comunicato che solo un uomo, in quella fitta schiera di menti illuminate, era ancora vivo. Quell’uomo era proprio lui. Cosa sarà passato nella testa ad Albert in quel momento?
Il Time ha dedicato l’ultima copertina del secolo scorso – 31 dicembre 1999 – ad Albert pubblicando una delle sue più famose immagini, ormai patrimonio di un immaginario collettivo comune. Un tributo all’uomo che con la sua storia personale e la sua avventura scientifica ha attraversato buona parte del secolo scorso e che – con ogni probabilità – ha anche contribuito a disegnarne gli sviluppi sul medio e lungo periodo. Un’icona, un mito.
ERINNI O DEL RIMORSO
Teatro Litta – 30 settembre/2 ottobre
venerdì ore 21:00 – sabato ore 19:30 – domenica ore 21:00
ideazione e regia Alice Conti – testo Chiara Zingariello – con Alice Conti, Veronica Lucchesi – scenotecnica Alice Colla – maschere Greta Canalis – foto di scena Silvia Pinna, Francesco Zanet – uno spettacolo di Ortika Gruppo Teatrale Nomade – produzione Teatro Della Caduta – con La Complicità Di Cavallerizza Reale Liberata, Teatro Rossi Aperto, Spazio Off, Artea, Lab121, La Rappresentante Di Lista
Le Erinni, figure mitologiche della vendetta, perseguitano chi si macchia di un delitto contro il proprio sangue fino a farlo impazzire. Immaginiamo le Erinni oggi e pensiamo al rimorso, a ciò che letteralmente ci “mangia dentro”. Il mostro che divora, e che a volte c’inghiotte, non siamo altro che noi stesse. La Cosa Brutta – David Foster Wallace – si innesca quando smetti di alimentare un talento, quando rinunci a qualcosa che hai desiderato una vita intera. Ripiegamento. Morte in vita. Una ragazza ha deciso di farla finita con il susseguirsi di giorni in cui non si riconosce più. Oltrepassa la soglia del coraggio e discende nel luogo più buio della nostra contemporaneità. Tenta il suicidio. E comincia un viaggio dentro se stessa, dove l’Io incontra la sua Ombra alla ricerca di una possibile integrazione. O di una rivoluzione.
ALICE NELLA GIUNGLA
La Cavallerizza – 30 settembre/2 ottobre
venerdì ore 19:30 – sabato ore 21:00 – domenica ore 19:30
di Tobia Rossi – scritto Con Elisa Vottre – regia Gabriele Gattini Bernabò – con Federica D’angelo
Alice è una ragazzina introversa che studia in un prestigioso college inglese. Torna in Italia per confessare alla madre – veterofemminista, personalità della borghesia intellettuale milanese – qualcosa di molto importante: per la prima volta si è innamorata. Sul serio. Di un gorilla, conosciuto allo zoo di Londra.
Per Alice c’è qualcosa di primordiale, erotico e irresistibile in quella colossale bestia pelosa, qualcosa che le fa perdere il controllo e manda in frantumi ogni idealizzazione, aspettativa, ideologia. Davanti all’ostilità e all’incomprensione della madre, i racconti di Alice si fanno sempre più scabrosi, fino ad arrivare a un finale fragoroso rapporto sessuale con l’animale, ma sarà vero o Alice – ora smaliziata – ha imparato a giocare e, ribelle, inizia a scardinare volutamente tutte le certezze della madre?
Una love story bestiale, un monologo a un tempo intimo ed epico, una storia di solitudine e bisogno d’amore in tensione tra razionalità e istinto: è possibile desiderare di essere posseduti da una bestia e considerarlo romantico? Cosa differenzia l’umano dall’animale? Quanto ci può essere di umano in un animale e soprattutto… quanto di animale in un umano?
INFORMAZIONI
Biglietti: singolo 10€, doppio spettacolo 15€ (Il Preferito + Albert oppure Erinni O del rimorso + Alice nella giungla)
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