I luoghi dove non siamo: intervista alle “Tre sorelle”

tre sorelle

Dal 23 al 26 febbraio 2023 debutta al Binario 7 di Monza lo spettacolo Tre sorelle. I luoghi dove non siamo. Nella versione dirette e interpretata da Vanessa Korn, Valentina Paiano e Alessia Vicardi le Tre sorelle di Čechov non vivono in Russia, ma nella periferia di una delle grandi città italiane. Sono tre donne di oggi: con i loro lavori, gli amori mancati, i matrimoni falliti, il disincanto e il desiderio di riuscire a conquistarsi un posto in un altrove che le renda finalmente felici.

Per saperne di più su questa riscrittura abbiamo chiesto a tutte e tre le attrici in scena quando è perché nascono ‘i luoghi dove non siamo’?

I luoghi dove non siamo nasce una sera d’estate, mentre si brindava alla felicità per il matrimonio di Vanessa, la nostra Masa, in un locale di fronte. Ci siamo riconosciute come possibili, per quanto improbabili, tre sorelle di oggi. In teatro, certo. Perché il teatro è un l’unico luogo dove tutte e tre vogliamo davvero essere.

È più un desiderio o un sogno ‘trovarsi altrove’ per le Tre sorelle?

Entrambe le cose, ma è soprattutto la loro realtà. Sono tutte ‘altrove’ rispetto a dove vorrebbero stare. Olga non ha mai portato fino in fondo il suo unico e vero sogno che era quello di fare l’attrice. Ha provato ogni giorno a spegnere quel desiderio e parla con i propri morti per placare la propria inquietudine. Masa, sposata troppo presto, non ha goduto del grande amore di cui sognava l’esistenza e che in un breve momento della propria adolescenza le è sembrato di riconoscere nel desiderio per Alessandro. Irina, come tante ragazze di oggi che si laureano e sognano di poter lavorare e fare una vita normale, non sa cosa desiderare.

Per chi non conoscesse le Tre sorelle, ce le presentate e chi sono le attrici che le interpretano…

Alessia Vicardi

Olga ha circa 40 anni ed è al più grande delle tre. Rimasta orfana ha dovuto occuparsi della piccola Irina e del fratellino Andrej. Delle tre è quella cha ha conosciuto meglio i genitori ed è rimasta legata al loro ricordo. Inchiodata a un duro senso del dovere, degna figlia di un generale, seppellisce sogni e desideri, si arruola ‘nella vita per come viene’ e tradisce le sue convinzioni.

Vanessa Korn

Masa è la seconda sorella, è una sognatrice, innamorata dell’amore, imprigionata da un matrimonio in cui si è messa troppo presto. Rimpiange il primo amore, quello puro e pieno di aspettative, quando il mondo era ancora possibile. Si chiede dove si è persa, e quando? Soffre a vedere che il tempo passa, le passa addosso, sulla pelle le fa paura lo sfiorire della sua bellezza.

Valentina Paiano

Irina è la più giovane delle sorelle, era piccola quando la mamma è morta e non ha quasi memoria di lei. Studia e lavora e sogna di andare lontano, in un posto dove poter realizzare i suoi sogni, anche se fatica a dire anche a sé stessa quali siano questi sogni, che non diventano mai progetti.

Durante la riscrittura del testo di Čechov, scritto nel 1900 e messo in scena per la prima volta nel 1901, quali le affinità con il passato che rivedremo in scena?

Delle Tre sorelle in quanto donne abbiamo preso i tratti principali del carattere, quelli che ci sembravano più evidenti. Abbiamo modificato le circostanze per poterci permettere di trovare delle affinità che non tradissero il disegno dell’autore.

Delle situazioni descritte dal testo abbiamo tenuto lo sfondo della guerra che, se in Čechov è ormai lontana, per noi è semplicemente illeggibile come fatto concreto. I conti non tornano, e non solo perché nostro fratello ha perso la sua eredità, ma perché in modo più o meno consapevole alimentiamo di fatto una guerra che non può finire. Nostro padre, poi, era un militare e in qualche modo il suo segno rimane.

Dei numerosi personaggi del testo originale abbiamo tenuto il racconto di ciò che serviva a portare avanti i temi che hanno risuonato in noi e la nostra storia: la disillusione, la fatica di un lavoro che non ci soddisfa, l’amore sognato, più bello, ricco e pieno di quello che riusciamo a vivere, la voglia di ricominciare in un luogo dove nessuno ci conosce, come nell’infanzia.

Perché oggi, nel 2023, ancora Čechov di conseguenza perché venire al Binario 7 per vedere le Tre sorelle?

Rispondiamo parafrasando Čechov stesso, il quale diceva:

“Io voglio mostrare alle persone come vivono male, così loro avranno voglia di vivere meglio”.

A fine serata le Tre sorelle come ‘scendono’ dal palcoscenico?

Nascere nella stessa famiglia non implica né amore, né stima, né rispetto. Ci sono delle regole, dei “valori” che vengono condivisi, ma il volersi bene è talmente implicito da risultare scontato. Spesso non si conosce affatto, non si conoscono i sogni, i desideri, i fallimenti. Non ci si sceglie alla nascita. Le Tre sorelle scendono mano per mano, come le persone che scelgono di starsi accanto. Da adulte, si sono dette alcune verità e adesso possono anche partire e cominciare una vita nuova.

Prima di dare l’appuntamento a teatro, la felicità esiste?

“Il teatro è una forma di felicità interrotta dall’esistenza”

È una frase di Pino Caruso che citano tutti i teatranti.

Hanno ragione!

Prendiamo anche noi in prestito la frase di Čechov citata dalle nostre Tre sorelle:

‘solo mostrando alle persone come vivono male, avremo tutti quanti voglia di vivere meglio

e questa voglia, nel suo piccolo, ce la mostra il teatro grazie alle…

TRE SORELLE.
I luoghi dove non siamo

dal 23 al 26 febbraio – Teatro Binario 7
Monza
da Anton Čechov
drammaturgia collettiva
diretto e interpretato da Vanessa Korn, Valentina Paiano, Alessia Vicardi

sinossi

Tre sorelle, tre donne che vivono in un luogo molto lontano da dove vorrebbero trovarsi. Tre donne di oggi: Olga, Maša e Irina molto unite e fortemente legate, ma nonostante affrontino il mondo insieme, il mondo non è né indulgente né clemente nei loro confronti.

Tutto quello che (non) succede finisce per cristallizzarle in luoghi dove non vorrebbero essere.

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