Su espresso desiderio della famiglia di Carlo Bianchi, uno degli internati al campo, Marco Filatori ha scritto e porta in scena L’ingegnere di Fossoli, che verrà presentato in prima nazionale al Nuovo Teatro Ariberto dal 6 al 15 novembre.
Il campo di Fossoli, costruito nel 1942 dal Regio Esercito a destinazione dei militari nemici, nel dicembre dell’anno successivo fu trasformato dalla Repubblica Sociale Italiana in campo di concentramento per ebrei e, dal marzo 1944, divenne Campo poliziesco e di transito utilizzato dalle SS come anticamera dei Lager nazisti.
Con l’obiettivo di dare fedelmente conto della tragedia di Fossoli, nulla viene risparmiato alla scena: la memoria della famiglia, che ha messo a disposizione le carte e i pochi materiali esistenti sul caso, la memoria di Carlo, racchiusa in una manciata di lettere inviate alla famiglia, e la memoria di Italo, immaginario narratore che trent’anni dopo racconta tutto davanti a un registratore e ad una bottiglia di vino.
È il 25 maggio 1974 e per lui è l’ultima possibilità di ricordare: mentre l’Italia intera è incollata davanti al televisore per la finalissima di Rischiatutto, Italo racconta della sua vita al campo, della strana amicizia con quel prigioniero e della notte prima che lo portassero via assieme agli altri 66. Un’occasione imperdibile per ascoltare e ricordare una storia di cui ancora si sa troppo poco.
Con il patrocinio di ANED e ANPI ANPC
L’INGEGNERE DI FOSSOLI
Testo e regia di Marco Filatori, musica originale di Carlo Boccadoro
DOVE? Nuovo Teatro Ariberto
QUANDO? dal 6 al 15 novembre 2015. Da mercoledì a sabato ore 20:45 – domenica 16:30 – lunedì e martedì riposo
PREZZI: intero 10/13 €, ridotti 6,50 €
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