“Milano Dancing City”: 5 domande a Nicolò Abbattista

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Il 27 gennaio 2024 riparte Milano Dancing City, progetto di promozione della danza giunto alla sua VI edizione e promosso come sempre dal Centro di Alta Formazione ArteMente.

La proposta 2024 di Milano Dancing City muove da alcuni quesiti legati allo scenario attuale: in un contesto di crisi economica e climatica, di povertà in aumento e inasprirsi delle differenze sociali, di uso massiccio di tecnologie che ci rende più isolati e influenza le modalità di fruizione dei prodotti ricreativi, c’è posto per lo spettacolo dal vivo? La cultura e l’artista hanno ancora una rilevanza concreta?

A partire da queste domande Milano Dancing City prova a puntare sull’accessibilità e sulla relazione fisica tra le persone, specialmente in contesti delicati e per fasce sensibili di popolazione, proponendo un corollario di proposte completamente gratuite e accessibili a chiunque, anche a chi non ha mai seguito la danza.

Per saperne di più abbiamo contattato Nicolò Abbattista per le nostre 5 domande per sapere…

… quando e perché nasce Milano Dancing City e, per chi non vi conoscesse, chi è Centro di Alta Formazione ArteMente?

Milano Dancing City nasce nel 2019 da un’idea condivisa tra me, Christian Consalvo, Chiara Borghini e Giovanni Careccia, come progetto di formazione del pubblico e di avvicinamento della comunità allo spettacolo dal vivo. Milano Dancing City nasce dall’esigenza di far fronte alla più grande criticità che riguarda il settore dello spettacolo dal vivo, in particolare quello della danza contemporanea: la carenza di pubblico nelle sale teatrali. Diversi sono gli interrogativi che ci siamo posti durante questi anni di attività e ottimi sono stati i risultati che si sono palesati davanti ai nostri occhi. Siamo costantemente alla ricerca e a lavoro per trovare nuovi format interessanti per formare il pubblico e avvicinarlo alle stagioni, ai festival e ai cartelloni di cui Milano è densa. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere coloro che per timore, disinteresse o mancata conoscenza ancora non frequentano le sale teatrali.

Il Centro di Alta Formazione per la Danza ArteMente è stato fondato nel 2015 da me e Christian Consalvo con l’obiettivo di promuovere e diffondere la danza, ci ispiriamo costantemente ai grandi Centri internazionali sia nella formazione professionale sia nella progettazione delle attività culturali. Dal 2021 siamo partner della rete dance card, costituita da alcune tra le principali realtà del panorama della danza milanese e lombardo e dal 2022 siamo stati riconosciuti dal Ministero della Cultura come organismo di promozione e formazione del pubblico. 

Quattro i percorsi proposti da Milano Dancing City, partiamo con il primo che ‘debutta’ il 27 gennaio ovvero Danza per Tutt*

La danza è per tutti? se sì, perché, ma soprattutto perché non ha spazio nelle stagioni teatrali?

(siamo abituati ad una data secca!)

Una delle prime attività che l’essere umano ha imparato a fare una volta messo piede sul Pianeta Terra è stata danzare attorno al fuoco. Quindi si, la danza è per tutt*, fa parte del nostro istinto, fa parte della nostra quotidianità.

Tutt* siamo influenzat* dalla danza sempre, nelle discoteche, nelle balere, davanti alla televisione e in mille altre situazioni. A volte si pensa che la danza abbia regole e rigidità che non ne consentono la fruizione. È vero: per diventare professionista nella danza occorrono regole, sacrifici e duro lavoro; ma ciò non vuol dire che la danza non abbia delle pratiche di movimento che possano coinvolgere chiunque. Non do la colpa di questa percezione sbagliata del Teatro al sistema teatrale ma mi sento di colpevolizzare la modalità di comunicazione delle cose. Il Teatro è vissuto e comunicato come qualcosa di pesante, difficile, aulico; invece oltre i nostri confini è vissuto come qualcosa di divertente, partecipativo e coinvolgente. Il nostro obiettivo è quello di far vivere a chiunque la sensazione di piacere e benessere che si prova dopo aver ballato. All’estero è molto diffusa all’interno delle stagioni teatrali l’idea della costruzione di un corollario di azioni dedicate al pubblico per portarlo a vivere a tutto tondo l’esperienza teatrale. Azioni che negli ultimi anni si stanno sviluppando anche nelle stagioni nostrane, come attività laboratoriali, momenti di confronto e dialogo con gli artist*, comitati informali che collaborano alla scelta degli spettacoli. Penso che il Teatro debba mirare ad essere innanzitutto un luogo da vivere, un luogo di festa in cui la comunità si incontra e trova la sua ragione d’essere.

A primavera è la volta di FormaMI … a chi è rivolto e quant’è importante sensibilizzare i nostri giovani verso quest’arte?

FormaMI è rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori della Lombardia.

Credo che sensibilizzare, formare ma soprattutto affascinare i/le giovani debba essere l’obiettivo di chiunque operi nel settore della formazione e della cultura. È solo attraverso la loro formazione, sensibilizzazione ed educazione che possiamo sperare in un cambiamento a livello globale.

A giugno, PortaMI a Ballare … dove ci porterete a ballare?

PortaMI a Ballare è un progetto che si occupa di portare la danza a quelle fasce sensibili che non possono fruire facilmente o autonomamente lo spettacolo dal vivo. Il target di quest’anno sarà quello della terza età, in un tentativo di mettere in relazione generazioni diverse; questo avverrà grazie al progetto With Love di Giovanni Careccia e Beatrice Botticini Bianchi all’interno del Polo Geriatrico Riabilitativo Anni Azzurri e grazie a DancehALL della Compagnia Lost Movement all’interno del quartiere periferico di Barona. Questo ultimo evento sarà aperto al pubblico il 30 giugno in Piazza Donne Partigiane a Milano, vi aspettiamo!

Chiude a luglio l’evento DanzaMI, quant’è importante questa performance per la danza?

Il 14 luglio ci sarà l’evento conclusivo di Milano Dancing City: DanzaMI, con l’obiettivo di portare nel Centro Storico di Milano diverse performance che avvicinino il pubblico al movimento e alla danza contemporanea.

Gli artist* coinvolti saranno molteplici tra cui la Compagnia Lost Movement e Chiasma di Salvo Lombardo. In quest’occasione debutterà una performance originale a cura di Constanza Macras, una delle coreografe del teatrodanza contemporaneo più apprezzate nel mondo per l’uso di un linguaggio pop, ironico, provocatorio e irriverente.

Vorremmo che questa giornata fosse una grande festa della danza in cui passanti, turist* e cittadin* possano fruire gratuitamente di diverse performance coinvolgenti all’interno del Centro Storico di Milano.

Dopo tutti questi eventi/inviti avete deciso come aprirete le ‘vostre’ danze?

Per maggiori INFO

MILANO DANCING CITY

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