Al Teatro della Cooperativa in scena dal 2 al 6 maggio 2023 un interessante spettacolo sulla speranza Poco più di un fatto personale scritto di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano (che lo interpreta assieme a Susanna Miotto, Alice Pavan, Riccardo Trovato e Fabio Zulli).
24 gennaio 2004, Somma Lombardo.
Una giovane coppia cerca di sbarazzarsi dell’auto di una ragazza barbaramente uccisa. Fanno parte delle cosiddette “Bestie di Satana”, una setta colpevole di tre omicidi e un’induzione al suicidio.
Estate 2004.
Di Stefano, allievo alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, poco più che ventenne dopo aver visto una foto scattata a fine anni ’90 decide di scrivere Poco più di un fatto personale.
Per questo motivo abbiamo chiesto a Marco quando ma soprattutto perché nasce questo spettacolo?
Come desiderio nasce nel momento stesso in cui apro il giornale, vedo per la prima volta la foto delle Bestie di Satana e mi rendo conto che sono ragazzi che spesso incrociavo nei luoghi della Milano “alternativa” degli anni a cavallo tra i ’90 e i 2000. In quel momento nascono le domande che mi pongo e che poniamo agli spettatori. Per quasi vent’anni però mi sono mancate la lucidità, i compagni di strada giusti, ma soprattutto un punto di vista nuovo sui rischi che corriamo da ragazzi (e non solo). Quello è arrivato quando Chiara Boscaro e io siamo diventati genitori. Ho iniziato a osservare la mia adolescenza da padre e quindi a prenderne distanza, osservarla in modo critico. A quel punto Chiara e io eravamo pronti a scrivere, o meglio a guidare il processo drammaturgico legato allo spettacolo che nasce per e dagli interpreti a partire da interviste, esercizi, riflessioni personali. Senza di loro e senza Stefano Beghi che ha curato la regia, la scrittura non sarebbe stata la stessa.
Dopo la pandemia la violenza (mia personale sensazione) è aumentata, soprattutto tra i giovani. Quant’è importante vedere a teatro uno spettacolo come Poco più di un fatto personale?
Questa è una domanda alla quale non so rispondere. O meglio, credo che andrebbe posta agli spettatori alla fine dello spettacolo. Posso dirti però che quello che cerchiamo di fare è porre delle questioni che mettano in discussione una visione della vita polarizzata tra Bene e Male. Spesso ci sentiamo migliori degli altri, di chi nella vita sbaglia e compie atti di violenza. E ci autoassolviamo additando il mostro e pensando che non saremo mai come lui. La verità è che la membrana che separa Bene e Male è sottilissima, spesso i due concetti si confondono, si contaminano, convivono in ognuno di noi. E non è detto che, se non siamo caduti finora, non lo faremo in futuro. È sempre importante capire cosa c’è dietro la violenza senza mettersi su un piedistallo, perché un domani potrebbe toccare a noi di scegliere tra Bene e Male. O ai nostri figli. Questo non vuol dire giustificare la violenza o pensare che i mostri non esistano, anzi. Vuol dire, nel nostro piccolo, porsi il problema che non accada più.
Alle domande che ti assillavano prima di scrivere questo testo, ti sei dato le risposte oppure le scopriremo venendo al Teatro della Cooperativa?
Lo scoprirete a teatro, però posso anticiparti che mentre alcune domande trovavano risposta, altre domande si generavano. Ma va bene così, la funzione di noi artisti e del teatro è quella di interrogarci e interrogare gli spettatori rispetto alla vita, alla società nella quale viviamo. Il giorno in cui avrò tutte le risposte smetterò di fare teatro e inizierò a giocare a scacchi.
Per Marco non è ancora arrivato il tempo di giocare a scacchi e per questo motivo dobbiamo andare a teatro per vedere…
POCO PIÙ DI UN FATTO PERSONALE
dal 2 al 6 maggio 2023 – Teatro della Cooperativa
di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano
regia Stefano Beghi
con Marco Di Stefano, Susanna Miotto, Alice Pavan, Riccardo Trovato e Fabio Zulli
un progetto di Karakorum Teatro e La Confraternita del Chianti
produzione Associazione Culturale Karakorum e Associazione Interdisciplinare delle Arti
con il contributo di NEXT – laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo 2021/22
sinossi
un viaggio a ritroso nell’adolescenza, un momento della vita molto particolare, fatto di aspettative, sogni, speranze ma anche di rabbia e paura.
Buona serata a teatro!
TiTo
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