Recensione: “Il segreto della vita”

rosalind franklin

Filippo Dini dirige Lucia Mascino sul palcoscenico del Teatro Franco Parenti per lo spettacolo Il segreto della vita – Rosalind Franklin, di Anna Ziegler.

Rosalind Franklin si trasferisce a Londra per studiare le molecole del DNA mediante la fotografia a raggi x. Sono i primi anni ’50 e al tempo una donna incontrava non pochi problemi. In più, la sua storia non si concluderà come le grandi storie di donne che spesso ricordiamo e lodiamo. La Franklin infatti, come ben viene mostrato dallo spettacolo, nonostante la sua caparbietà e rigidità, non osò mai abbastanza: la famosa fotografia 51, che ritrae per la prima volta la struttura a elica del DNA, venne rivelata a sua insaputa a James Watson e Francis Crick. I due costruirono il primo modello di DNA mai avuto nella storia e vinsero il premio Nobel, mentre la Franklin moriva di un tumore contratto per via dei raggi x. Insomma, un’eroina mancata. La vicenda della fisica britannica viene restituita attraverso un originale intreccio drammaturgico, che al racconto lineare di una storia innesta elementi di discontinuità e movimento, andando così a vivacizzare uno spettacolo temporalmente lungo. I diversi personaggi della pièce infatti interrompono a tratti il continuum narrativo prendendo la parola e commentando tra loro le diverse situazioni, diventando così diverse e molteplici voci narranti del racconto. Una trovata intelligente che smuove l’azione, semina un po’ di ironia e crea micro colpi di scena. L’orchestrazione scenica è decisamente d’impatto. Al centro del palcoscenico è posizionata una struttura cilindrica sulla quale ruotano di continuo lunghe tende bianche. Questo gioco permette di osservare il laboratorio scientifico, posizionato nella struttura, da diversi punti di vista. Altrettanti teli bianchi coprono i lati del palcoscenico, restituendo una scena pulita ma suggestiva. Ai due estremi della scena sono collocati gli ambienti dei vari personaggi del racconto e costituiscono due punti focali da dove i vari protagonisti osservano lo svolgersi della vicenda e la bloccano prendendo la parola. In poche e assolutamente meritate parole: una scena meravigliosa.

In generale Il segreto della vita è uno spettacolo lodevole che permette di conoscere meglio la storia complessivamente drammatica di una donna poco celebre. Si aggiunga alla lode la recitazione degli attori, quasi più tendente alla cinematografia che alla drammaturgia, sicuramente virtuosa.

Chiara Musati

Be the first to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published.


*