Recensione: “L’interpretazione dei sogni” con Stefano Massini all’Argentina (Roma)

Un viaggio assieme a Sigmund Freud ripercorrendo le tappe e i pazienti che lo hanno condotto all’elaborazione della sua teoria sull’interpretazione dei sogni. È questo il filo narrativo dell’ultimo spettacolo di Stefano Massini sul neurologo e psicanalista austriaco in scena dal 5 al 21 dicembre al Teatro argentina di Roma.

L’interpretazione dei sogni è una narrazione contrappuntata da tre musicisti che accompagnano Massini per tutto il tempo sul palco. Un insieme di storie nella storia, giocate tra luci e fumi che si solidificano in scenografie per instillare nel pubblico il dubbio: la realtà è divenuta un sogno? O il sogno è divenuto realtà?

Perché il percorso in cui Massini conduce per mano lo spettatore è un viaggio attraverso se stessi. Un’ora e quaranta minuti durante i quali è impossibile non ripetere nella propria mente almeno alcune delle domande che il Massini-Freud si pone. Dobbiamo difenderci dai nostri stessi sogni? Cosa sono le fobie e la paura? Conosciamo davvero noi stessi?

Così si consuma lo spettacolo delle piccole rivoluzioni notturne, come le definisce Massini, e di cosa queste vogliono raccontarci mettendo in scena immagini che sembrano sempre casuali ed insensate ma che forse non lo sono.

DOVE:

Teatro Argentina, Roma

QUANDO:

dal 5 al 21 dicembre
prima, martedì, venerdì ore 20.00
mercoledì e sabato ore 19.00
giovedì e domenica ore 17.00
lunedì riposo

liberamente ispirato e tratto dagli scritti di Sigmund Freud

di e con Stefano Massini

scene Marco Rossi

luci Alfredo Piras

immagini Walter Sardonini

musiche Enrico Fink

eseguite da: trombone e tastiere Saverio Zacchei – chitarre Damiano Terzoni – violino Rachele Innocenti

produzione Teatro Stabile di Bolzano, Fondazione Teatro della Toscana, Teatro di Roma – Teatro Nazionale

in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

durata 105′

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