Il testo di Shakespeare si apre con un monologo di Riccardo che vale la bellezza dell’intera opera e che condensa tutta la vicenda. La narrazione che ne segue apre all’aspetto più profondo, all’animo del personaggio e di chi gli sta intorno, degli altri personaggi e, ahimè, di noi.
Riccardo annuncia cosa farà, il perché, e con la sua “teatrale” deformità, alimenta in segreto il desiderio di conoscerlo. Il posticcio e la finzione, l’artificio che induce a credere, in questo personaggio sembrano trovare una delle occasioni più emblematiche e la magia del teatro diventa una grande bugia. Riccardo diventa cattivo perché la vita gli ha tolto tanto. La cattiveria con cui invade la storia non è comodamente assoluta ma è generata dalla vita vissuta sotto il cielo, con le aspettative che questa tradisce, i sogni che non ci permette di realizzare. Le sottrazioni dell’animo di Riccardo si somatizzano e le ferite mostrano una diversa evoluzione della bellezza.
C’è una forte nostalgia in quell’inizio perché niente è più doloroso della coscienza di ciò che non sarà più. Lo spettacolo non racconta una storia ma la fa vedere e il testo ha un ruolo musicale, da sentire più volte fino a comprenderlo sulla scena più di quanto il foglio non possa fare.
Uno spettacolo-performance che utilizza le parole di William Shakespeare in lingua originale: solo il prologo di Riccardo viene adoperato come partitura sonora. E’ infatti attraverso i suoni registrati, gli odori, l’uso degli oggetti scenografici e l’azione fisica portata all’estremo, che la vicenda di Riccardo III riemerge. I “fatti” shakespeariani che seguono il prologo vengono evocati attraverso la multidisciplinarietà linguistica della messa in scena. Lo spettacolo fa leva su un linguaggio contemporaneo che ricostruisce attraverso immagini e sensazioni la tragedia Shakespeariana.
RICCARDO III
da William Shakespeare
di e con Michele Sinisi
DOVE? Teatro Sala Fontana
QUANDO? dal 13 al 15 maggio, venerdì – sabato ore 20.30 domenica ore 16.00
PREZZI: intero 18€, ridotto 14/9€
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