Prende il via martedì 21 maggio l’undicesima edizione di Nuove storie, rassegna diretta da Francesco Frongia che ogni anno individua un nucleo tematico e chiama a raccolta giovani compagnie e artisti indipendenti. Le passate edizioni avevano acceso i riflettori su Famiglie, Potere, politica e passione, Diritto di cronaca, (Ti prego dimmi) Bugie e Paure e desideri.
Il programma 2024prende a prestito il titolo di un famoso libro di Elena Giannini Belotti, Prima le donne e i bambini(edito nel 1980) per sintetizzare le narrazioni che vedremo sui palchi dell’Elfo. Pedagogista, saggista e scrittrice, la Belotti infatti fu tra le prime, già negli anni Settanta, a parlare del sessismo nell’educazione, con pubblicazioni considerate pietre miliari degli studi di genere.
Dopo tanti anni, oggi qualcosa lentamente sta cambiando nel teatro e nel mondo. Ma c’è ancora parecchia strada da fare per liberarsi da incrostazioni culturali, discriminazioni, modelli e paradigmi. Bisogna iniziare a guardare le persone per quello che sono e vogliono essere e andare oltre i generi, non solo per obbligo di legge ma per creare un reale cambiamento culturale.
Noi vogliamo dare un piccolo contributo dedicando questa edizione alla drammaturgia al femminile, capace di raccontare storie e personaggi in cui il tema del genere viene riletto per compiere quel piccolo salto per l’umanità, che tanto piccolo non è. Il teatro ha creato figure femminili immortali, donne come Antigone, Nora, Hedda Gabler, Porzia o Mirandolina, ma nessuno di questi ruoli è stato scritto da una donna.
Prima le donne quindi (con o senza bambini) non per essere salvate ma per riprendersi il palcoscenico e il mondo che spetta loro di diritto.
Il nostro viaggio parte da Palermo dove Gisella, protagonista del testo di Giada Baiamonte Totò e la sua radiolina, grazie all’incontro con Totò, trova la strada e la forza di emanciparsi e iniziare una nuova vita; un racconto delicato e commovente in cui due anime rotte ma in piedi, maldestre ma gentili, si incontrano (21/25 maggio). Cinzia Spanò è autrice e protagonista di una stand up comedy, ESAGERATE! Più che un aggettivo un’esortazione che, intrecciando numeri, dati, storia, sacro e profano, dimostra quanto siano ancora esagerate le disparità e le discriminazioni e non le donne che le denunciano (27/31 maggio). Un corso di ‘esageranza’ per divertire, indignare e soprattutto mettere i puntini sulla i. Anzi sulla ǝ!
Se vi piace l’arte, affidatevi alla guida di Francesca Astrei che, alternando momenti di leggerezza a momenti di fragilità, nel monologo Mi manca Van Gogh (3/7 giugno) vi racconterà molto sul pittore olandese, ma ancora di più sulla vita. Con ApPuntiG di Alessandra Faiella, Livia Grossi, Rita Pelusio, Francesca Sangalli, Lucia Vasini (solo il 7 giugno) entriamo in profondità nella femminilità, senza paura di rompere molti tabù. Il viaggio prosegue con Monologo della buona madre di e con Lea Barletti (10/14 maggio), un’indagine raffinatissima e tagliente che affronta tutta la complessità irriducibile della maternità, tra pregiudizi e luoghi comuni. Infine, Inégalité, Olympe e la Rivoluzione negata di Giulia Trivero (17/21 giugno): un tributo a Olympe de Gouges, che nel 1791 scriveva la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, in cui affermava l’uguaglianza politica e sociale tra uomo e donna; qui, grazie a Ensemble Teatro, la storia diventerà il presente.
21 / 25 maggio | sala Bausch
TOTÒ E LA SUA RADIOLINA
testo e regia Giada Baiamonte
con Eletta Del Castillo e Nicolò Prestigiacomo
produzione Babel con Art Factory
27 / 31 maggio | sala Bausch
ESAGERATE! Più che un aggettivo un’esortazione
di Cinzia Spanò
collaborazione alla drammaturgia Paola Giglio
con Cinzia Spanò
Effimera Produzioni
3 / 7 giugno | sala Bausch
MI MANCA VAN GOGH
di e con Francesca Astrei
con il sostegno di Fortezza Est
Vincitore FringeMI Festival 2023
7 giugno | sala Shakespeare, ore 20.30
ApPuntiG
di Alessandra Faiella, Livia Grossi, Rita Pelusio, Francesca Sangalli, Lucia Vasini
con Alessandra Faiella, Livia Grossi, Rita Pelusio, Lucia Vasini
produzione Nidodiragno/CMC, Collettivo PuntoG
10 / 14 giugno | sala Bausch
MONOLOGO DELLA BUONA MADRE
di e con Lea Barletti
regia di Lea Barletti e Werner Waas
con la partecipazione in scena di Werner Waas
produzione Barletti/Waas con il sostegno di ITZ Berlin
17 / 21 giugno | sala Bausch
INÉGALITÉ Olympe e la Rivoluzione negata
di Giulia Trivero
regia Andrea Piazza
con Giulia Amato, Gabriele Anzaldi
produzione Ensemble Teatro
con il patrocinio di Associazione Nazionale Subvedenti / DescriVedendo
con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Laagam, Teatro delle Moire, ZONA K
Leave a Reply