Teatro Elfo Puccini: “Otello”

otello
foto Luca Del Pia

Rileggere l’Otello spogliandolo della ‘tradizione’, tornare al cuore del meccanismo drammatico e delle parole. A queste premesse generali è improntato tutto il lavoro su Shakespeare di Elio De Capitani, un lavoro registico iniziato con il Sogno e proseguito con Amleto e il Mercante di Venezia, che per questo spettacolo in particolare è stato totalmente condiviso con Lisa Ferlazzo Natoli.

«Mettere in scena Otello oggi – dicono i registi – è un modo per fare i conti con la singolare attrazione che la vicenda del Moro esercita in tutti noi, come un congegno misterioso messo lì per ‘innescare’ una risposta emotiva sui presupposti ideologici e i fantasmi dell’inconscio collettivo con cui una società costruisce i propri parametri proiettando ‘fuori di sé’, sullo straniero, tutto ciò che ha di inconfessabile: moralismo puritano, voyerismo sessuale e sessuofobia, per dare fondamento e giustificazione alla propria xenofobia, alla misoginia e alle tante forme d’intolleranza sociale e privata di cui si compone».

Iago qui è un manipolatore, un‘untore ideologico’, ma in questo Otello nessuno sembra immune dal suo contagio e da quello di tutti i pregiudizi che condizionano le società di ieri e di oggi.
Un testo perturbante come un racconto di suspense, che diventa «tragedia della gelosia e del sesso, dei rapporti inter-razziali e culturali, del dubbio e della potenza manipolatoria delle parole».
Una lettura tutta contemporanea che si fonda sulla nuova traduzione di Ferdinando Bruni, sensibile alla bellezza dell’endecasillabo, ma libera da ogni inclinazione letteraria e tanto attenta all’alternanza di lingua alta e bassa da avvicinarsi alla viva fluidità del parlato. E sulla dicotomia di chiari e scuri, di luci e ombre che le scene di Carlo Sala moltiplicano attraverso le grate, gli ori e le trasparenze di grandi sipari.

In scena un gruppo coeso di interpreti che nelle ultime stagioni hanno contribuito ai successi dell’Elfo. Per il suo Otello Elio De Capitani sceglie una ‘negritudine che è «un’accentuazione bruna del colore della pelle e dunque non è esterna ma interiore – riferisce Maria Grazia Gregori nella recensione – è uno scompenso, un’estraneità diffusa. Tanto che il suo personaggio si muove talvolta come se fosse chiuso in un suo mondo impenetrabile nel quale ci è quasi proibito entrare, ma che, comunque, è sempre un mondo di teatro. La luce della lampada che illumina talvolta i suoi incontri con l’adorata Desdemona lo rischiarano solo parzialmente: la sua, infatti, è una solitudine totalizzante alla quale ha cercato, invano, di opporre un amore altrettanto assoluto. Una precisa scelta di campo che è poi il cuore, per me, attorno al quale ruota lo spettacolo».

Federico Vanni è Iago: «Il suo contraltare, il suo nemico dichiarato ha i piedi ben piantati per terra. Apparentemente pacioso (la sua interpretazione e la sua corporeità corroborano questa intuizione), l’alfiere del Moro, che non gli perdona di avergli preferito come luogotenente a Cipro Cassio, è la rappresentazione della banalità del male».

Angelo Di Genio – Biff in Morte di un commesso viaggiatore – disegna Cassio; Cristina Crippa presta corpo ed esperienza a Emilia. Arricchiscono il cast Alessandro Averone nel ruolo di Roderigo e del Buffone, Gabriele Calindri, Massimo Somaglino, Carolina Cametti e Michele Costabile. Nell’edizione 2018 di questo Otello la nuova interprete di Desdemona è Emilia Scarpati Fanetti, attrice poco più che trentenne che torna a lavorare con l’Elfo dopo l’esperienza del Sogno di una notte di mezza estate e di Afghanistan.

OTELLO
di William Shakespeare
traduzione Ferdinando Bruni
regia Elio De Capitani e Lisa Ferlazzo Natoli
scene e costumi Carlo Sala, musiche originali Silvia Colasanti
suono Giuseppe Marzoli, luci Michele Ceglia
con Elio De Capitani (Otello), Federico Vanni (Iago) Emilia Scarpati Fanetti (Desdemona), Alessandro Averone (Roderigo/Buffone), Cristina Crippa (Emilia), Angelo Di Genio (Cassio), Carolina Cametti (Bianca), Gabriele Calindri (Barbanzio/Graziano), Massimo Somaglino (Doge/Montano), Michele Costabile (Ufficiale/Lodovico).

DOVE? Teatro Elfo Puccini (Sala Shakespeare)

QUANDO? dal 27 aprile al 20 maggio

PREZZI: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50

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