Da giovedì 7 a domenica 10 aprile al Teatro Oscar un’occasione unica per scoprire e approfondire la poetica dell’attore, autore e scenografo Luigi D’Elia e del drammaturgo e regista Francesco Niccolini, coppia artistica da più di dieci anni con all’attivo oltre mille repliche e tournée fino a Santiago del Cile.
Dal 2009, a partire dal piccolo monologo Storia d’amore e di alberi, D’Elia e Niccolini hanno cominciato a tracciare insieme un itinerario artistico di notevole pregnanza che nel tempo è diventato un tratto distintivo per raccontare la Natura, le sue leggi, i suoi incanti, dando vita a narrazioni tra le più premiate del teatro ragazzi d’Italia e a racconti per adulti portati al pubblico con tenerezza, rabbia, umanità.
Per saperne di più su; lupi, scimmie, uomini e altri animali ho chiesto a Luigi D’Elia, quando e perché nasce questa particolare personale?
“Nasce poco prima della ben nota pandemia.
Gabriele Allevi di deSideraTeatro Oscar aveva da tempo in mente di dedicare un focus alla nostra ricerca. Ci siamo incontrati più volte attorno ad un fuoco dell’umano e della sua ricerca. E in fondo i nostri spettacoli, sebbene attraversino i regni viventi, cercano su quel fuoco”.
Con quale spettacolo aprirete questa particolare rassegna?
TARZAN, RAGAZZO SELVAGGIO
di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia
liberamente ispirato a Tarzan of the Apes di Edgar Rice Burroughs
con Luigi D’Elia
regia di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia
“Si parte giovedì 7 aprile alle ore 20.30 con Tarzan, ragazzo selvaggio, produzione Teatri di Bari e INTI con il sostegno di Giallo Mare Minimal Teatro Empoli, storia un bambino rimasto orfano nella foresta del Congo e cresciuto volando da un albero all’altro come le scimmie. Il testo è liberamente ispirato a Tarzan of the Apes di Edgar Rice Burroughs, primo romanzo dell’infinita saga di Tarzan (scritto poco prima dello scoppio della Grande Guerra) che si mescola alla scrittura scolpita nel legno dei due autori, ma anche a Il Ragazzo selvaggio di Truffaut, Cuore di Tenebra di Conrad e la Londra povera e disperata descritta da Jack London nel suo Popolo dell’Abisso”.
venerdì 8 aprile 2022 ore 20:30
CAMMELLI A BARBIANA
di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia
con Luigi D’Elia
regia di Francesco Saccomanno
“Per la prima volta a Milano portiamo Cammelli a Barbiana, una produzione Thalassia – Teatri Abitati con la collaborazione della Fondazione Don Lorenzo Milani e del festival Montagne Racconta, storia di un ragazzo ricco, sorridente e pure bello, in lotta con la scuola e la sua famiglia che, sotto le bombe del ’43, lascia la sua comoda vita per farsi prete, senza immaginare che da lì a una decina d’anni sarà esiliato in mezzo ai boschi dell’Appennino toscano. Lì darà vita al miracolo della Scuola di Barbiana, diventando il maestro più rivoluzionario del dopoguerra italiano: don Lorenzo Milani”.
sabato 9 aprile 2022 ore 20:30
NON ABBIATE PAURA, GRAND HOTEL ALBANIA
di Francesco Niccolini
con Luigi D’Elia
regia di Luigi D’Elia
“Non abbiate paura, Grand Hotel Albania, lavoro presentato in anteprima a marzo 2021 al Teatro Verdi di Brindisi in occasione delle celebrazioni del trentennale dello sbarco albanese e poi in giro per l’Italia.
Quella dello sbarco del marzo ‘91 è una storia pugliese senza nessuna redenzione dall’alto. Senza l’intervento salvifico del potere centrale né di alcuna bandiera. È soltanto la storia di un naufragio umano di ventimila corpi che poteva essere la scintilla di un’apocalisse. E non lo è stato. Viceversa si è tramutata in una delle pagine di dignità e umanità che più vale la pena di ricordare, in questo mondo disinfettato e cattivo che siamo riusciti a tirarci addosso. Oggi più che mai”.
Per concludere: domencia 10 aprile 2022 ore 16:30
ZANNA BIANCA
liberamente ispirato ai romanzi e alla vita avventurosa di Jack London
di Francesco Niccolini
con Luigi D’Elia
regia di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia
“Zanna Bianca, liberamente ispirato da ai romanzi e alla vita avventurosa di Jack London.
Premio Eolo 2019 come Miglior spettacolo
Si tratta di un omaggio selvaggio e passionale che arriva dopo dieci anni di racconto della natura, a Jack London, ai lupi, al Grande Nord e all’antica e ancestrale infanzia del mondo”.
Quale dei quattro spettacoli uno spettatore non deve assolutamente perdere e perché?
“Difficile, li amo tutti.
Ma direi Non abbiate paura, Grand Hotel Albania!
Perché la realtà, come prevedevamo, si è lasciata alle spalle anche la debole fiducia con la quale avevamo scritto questa storia dieci anni fa. Ora un altro vento da Est ci scuote e il futuro incerto è quello di tutti”.
Di solito chiedo cosa vorreste che si portasse a casa lo spettatore dopo aver assistito allo spettacolo, questa volta vi chiedo cosa vi porterete Voi dopo questa personale di quattro intensi spettacoli?
“Energia dell’incontro tra uomini.
È preziosa come l’oro oggi.
Umanità”.
DI LUPI, SCIMMIE, UOMINI E ALTRI ANIMALI
Teatro Oscar | Via Lattanzio 58/a. Milano
Quattro spettacoli in quattro giorni. A Voi la scelta!
TiTo
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