“Onironautica 3”, il progetto multidisciplinare di Nello Taietti

onironautica

Con Onironautica 3, progetto multidisciplinare ideato da Nello Taietti, in programma alla Fondazione Luciana Matalon di Milano dal 6 al 29 novembre 2025 e ultimo atto di una trilogia iniziata nel 2019 e proseguita nel 2023, si conclude un viaggio visionario in cui fotografia, teatro e rappresentazione plastica tornano nuovamente a fondersi come strumenti di indagine onirica e metafisica.

Il terzo atto del progetto, curato da Vera Agosti e che si avvale del patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano, presenta sabato 22 novembre in doppia rappresentazione (ore 16 e ore 18) l’omonima pièce teatrale, che si svolge all’interno di uno spazio immersivo circondato dalle opere dell’artista e calligrafa giapponese Sisyu, creando un ambiente suggestivo e simbolico in cui lo spettatore è invitato a compiere un viaggio interiore.

“I lavori della celebre maestra si concentrano su tematiche tipicamente orientali, come la ripresa attualizzata delle antiche stampe giapponesi. Le sue delicate installazioni, che descrivono le figure con elaborati contorni neri, giocano con le ombre come in un teatro contemporaneo. Il titolo della rassegna è emblematico, coniato dallo psichiatra olandese Frederik van Eeden, dal greco ‘viaggio o navigazione dei sogni’, indica l’esplorazione del proprio mondo onirico e interiore, quando la persona riconosce la natura della situazione che sta vivendo, un sogno lucido. L’interesse per questo studio è antico, con tradizioni che risalgono alla cultura induista, buddista tibetana, egizia e sumera. Anche le teorie di Carl Gustav Jung hanno contribuito al suo sviluppo.” (Vera Agosti)

Per Nello Taietti, autore e attore del progetto curato nel suo terzo atto da Vera Agosti, questi medium non sono semplici forme d’arte, ma veri e propri canali di accesso all’inconscio, strumenti per raccontare sogni che non si dissolvono al risveglio, ma che restano incisi nella materia, nella luce e nel tempo.

La fotografia, in particolare, è per lui un gesto di sospensione: come dimostrano le circa ottanta opere fotografiche in mostra, tutte ritratti degli artisti in scena, ogni scatto diviene un punto fisso nell’incessante fluire della realtà. In quell’istante, il tempo si arresta, si concentra, si cristallizza. Fotografia dopo fotografia, questi istanti sospesi diventano costellazioni personali, mappe astrali della propria esistenza che narrano il vissuto non attraverso la cronaca, ma attraverso l’intuizione poetica.

Taietti cammina su un crinale fragile e vertiginoso tra la vita e la morte, e da questa posizione liminale osserva l’universo con occhi aperti e mente dilatata. Ogni sua scelta espressiva è un tentativo di rispondere – o meglio, di restare in ascolto – del mistero radicale dell’essere al mondo. In questo abbandono consapevole, in questa deriva, l’artista ritrova l’unica guida autentica alla quale affidarsi: quella dell’anima.

Come spiega la critica d’arte e curatrice Vera Agosti: “Le fotografie di Nello Taietti sono pulite, essenziali e potenti. Il focus è sul soggetto in primo e in primissimo piano, di cui si colgono il movimento e l’espressività, anche drammatica. I ballerini si stagliano su sfondi neutri, spesso monocromi, con il gioco delle ombre che sottolinea le loro movenze.”

In Onironautica 3, progetto dalla metodologia semplice ma fortemente espressiva che svela l’immaginario onirico del protagonista, il sogno si fa linguaggio mitico. Il testo teatrale si sviluppa in tre giorni in una crescente compenetrazione di arte, teatro e danza butoh, alchemica e mistica, seguendo un percorso esistenziale, simbolico e spirituale che attraversa la crisi dell’essere umano contemporaneo, la ricerca di senso e la speranza nel risveglio.

Con Onironautica 3 la visione si amplia, si verticalizza: non si tratta più solo di esplorare il subconscio individuale, ma di avvicinarsi a un sentire universale. Il divino – in questa nuova tappa del percorso – non è più immaginato come entità unica e normativa, ma come pluralità di presenze, archetipi, epifanie differenti a seconda delle culture e dei tempi.

foto Nello Taietti

A differenza delle religioni monoteiste che impongono una verità esclusiva, Taietti invita a riscoprire una forma antica e primordiale di spiritualità, vicina all’animismo e al pensiero mitico greco. In questo nuovo capitolo della ricerca, in una visione cosmica e profondamente poetica, il sogno diventa lo spazio sacro in cui il visibile e l’invisibile si toccano, non per fuggire dal reale, ma per riconoscerne la sostanza profonda.

All’interno delle iniziative promosse durante il periodo della mostra, sabato 8 novembre dalle 14 alle 18 si svolgerà un workshop di danza butoh gratuito tenuto dal ballerino Luan Machado. Per potersi iscrivere bisogna inviare una e-mail all’indirizzo fineart@fondazionematalon.org e attendere la conferma da parte della Fondazione Luciana Matalon.

Per saperne di più / Danza Butoh

Il butoh è un’ammaliante forma di danza giapponese d’avanguardia dalla natura profondamente surreale. Emersa nel Giappone del secondo dopoguerra grazie alla figura di Tatsumi Hijikata (1928-1986), nella semplicità minimalista nasconde una profonda complessità che sfida le nozioni convenzionali di bellezza e performance. Forma d’arte estrema e viscerale, Il butoh trascende i tipici movimenti della danza, rimuove i vincoli narrativi convenzionali e diventa un mezzo per esplorare questioni filosofiche più profonde riguardo alla vita, alla morte, alla disperazione e all’assurdità dell’esperienza umana. Il modo strano, spesso caotico e contorto, con cui i ballerini usano il corpo – sempre dipinto di bianco – è un modo per esprimere emozioni e stati d’animo complessi.

Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte 67, Milano
dal 6 al 29 novembre 2025

Inaugurazione ad ingresso libero

Giovedì 6 novembre ore 18

Orari di apertura mostra

Da martedì a sabato 10-19

Spettacoli
22 novembre 2025 (ore 16:00 e ore 18:00)

In scena

Nello Taietti – il sognatore

Daniele Crasti – voce narrante
Natsu Funabashi – ballerina
Luan Machado – ballerino

Guido Daniele – artista di body painting

Valeria Chen – modella

Biglietti
Mostra: ingresso libero
Spettacolo: €10 incluso catalogo

Info e prenotazioni
fineart@fondazionematalon.org | +39 02878781

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