
Va in scena in anteprima nazionale, Barbablù, nuova produzione di Campsirago Residenza con la regia di
Michele Losi e la drammaturgia originale di Sofia Bolognini.
Lo spettacolo è un’immersione nelle infinite possibilità di perversione dell’essere umano. Protagonisti – interpretati dai giovani attori Sebastiano Sicurezza e Benedetta Brambilla – non sono le figure
di vittima e carnefice, ma due testimoni, ispirati i due gemelli della Trilogia della città di K di Ágota Kristóf,
che conducono il pubblico in un viaggio attraverso una moltitudine di stanze di Barbablù.
L’origine della figura di Barbablù, trascritta e resa celebre da Charles Perrault, si perde nella notte dei tempi, nel patrimonio folklorico e nella trasmissione orale; Barbablù appartiene al mondo dell’immaginario collettivo, è un archetipo che incarna metaforicamente il male, si camuffa continuamente, si insinua e imperversa iconoclasticamente rinascendo ogni volta in nuove immagini di sé.
A partire dalla storia di Gilles de Rais e dalla fiaba di Perrault, Barbablù ha attraversato la letteratura, il
cinema, il teatro, la danza, l’arte figurativa e l’opera lirica. Barbablù ritorna ossessivamente attraverso corsi
e ricorsi storici e lo vediamo agire ancora oggi. Non esiste, dunque, “un solo Barbablù”, ma infinite
incarnazioni e declinazioni del male simboleggiato dalla sua figura.
Nella scrittura originale di Campsirago Residenza, i protagonisti sono due testimoni che esaminano tanti
Barbablù differenti, ciascuno con la propria camera segreta. Come due scienziati osservano, vivisezionano,
analizzano e testimoniamo le sconfinate strade di follia e depravazione umana. Tema dello spettacolo diventa così il male assoluto. Quel delitto talmente grave che non può essere espiato attraverso un atto di
redenzione. Quale strada diventa allora possibile per l’umanità quando il male supera la soglia dell’incommensurabile e dell’inespiabile, quando eccede la misura umana come nel caso del genocidio? I due testimoni troveranno, infine, la risposta nel concetto di perdono elaborato dal filosofo francese Jacques Derrida, come unica soluzione al male assoluto: solo l’imperdonabile si può perdonare, senza che si cancelli l’oggetto per cui deve avvenire il perdono; solo a partire da un’etica al di là dell’etica, un’etica iperbolica che interrompa ogni economia dell’espiazione, della redenzione e del pentimento, si può scorgere l’apertura di un pensiero del perdono.
BARBABLÙ
regia Michele Losi
in scena Benedetta Brambilla e Sebastiano Sicurezza
drammaturgia Sofia Bolognini
DOVE? MTM La Cavallerizza
QUANDO? Dal 4 al 9 marzo ore 19.30
PREZZI: intero 18,00€, scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro, La Scala e Filodrammatici € 11,00 – Scuole MTM € 10,00 – ridotto DVA € 9,00 – tagliando Esselunga di colore VERDE
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