
In ITACA PER SEMPRE Luigi Malerba, uno dei maggiori e più tradotti scrittori italiani del secondo Novecento appartenente alla neoavanguardia sperimentalista del Gruppo 63, narra di Ulisse e del suo ritorno alla lontana patria, apportando delle modifiche al tredicesimo libro dell’Odissea. Malerba umanizza il mito, portando alla luce i pensieri e i sentimenti di Penelope e Ulisse in una chiave introspettiva del tutto assente nell’Odissea. Un’indagine sull’identità, sull’impossibilità di riconoscersi per come si è, per come si è diventati. Lo spettacolo, adattato drammaturgicamente da Maria Teresa Berardelli, per la regia di Andrea Baracco, vede in scena Woody Neri e Maura Pettorruso; una produzione TrentoSpettacoli.
Con Itaca per sempre Luigi Malerba ribalta la storia di Penelope e Ulisse, umanizzandone il mito. L’Ulisse di Malerba è meno eroico dell’Ulisse di Omero; è un uomo stanco che, una volta tornato a casa, viene assalito da molteplici dubbi ed è condannato a non essere mai riconosciuto. Ma è lui che è davvero irriconoscibile o sono gli occhi degli altri a non riconoscerlo? Appena Penelope lo vede, lo riconosce; eppure, offesa dal gioco di finzione e menzogne che instaura lui, decide di non dirgli niente. E anche dopo la strage dei Proci, quando Ulisse si rivela a lei, continua a portare avanti quel gioco. “Saprei riconoscere Ulisse anche dopo cento anni in mezzo ad altri cento uomini” gli dice. Perché? Davvero Penelope è mossa solo da vendetta? Andando più a fondo nella lettura del romanzo e adattandolo per il teatro, ci siamo ritrovati a capire che Penelope non può essere mossa solo da vendetta, ma qualcosa di più intimo e profondo la porta a non capire più se colui che ha davanti è davvero il suo sposo. “Chi sei Ulisse? Cosa sei diventato?”, si chiede. Non mette in dubbio la sua identità, ma non riesce a riconoscerlo come il suo sposo. E anche Ulisse fatica a riconoscere in Penelope la sua sposa. Ecco allora che questa diventa una storia sul riconoscimento di sé e dell’altro e sull’accettazione di ciò che ci appare estraneo, solo perché, in realtà, diverso da come lo avevamo pensato. “Ho imparato che non bisogna mai mettere a confronto i sogni con la realtà” dice all’inizio Ulisse. Un’indagine, dunque, sull’identità e sull’impossibilità del riconoscersi per come si è, per come si è diventati. Ecco il dramma di questa Penelope e di questo Ulisse, che non si riconoscono in fondo per quello che sono ora. Ci provano, superato il gioco di finzione, a ristabilire un’unione matrimoniale, ma tutto appare svuotato. E da questo vuoto Ulisse sente nascere il desiderio di fuggire; se non lo fa, è per paura, perché l’ignoto ormai lo spaventa. Tornerà da Penelope e solo alla fine potranno forse riscoprirsi come due, non più giovani, ma nuovi sposi.
Maria Teresa Berardelli e Andrea Baracco
ITACA PER SEMPRE
di Luigi Malerba
drammaturgia Maria Teresa Berardelli
con Woody Neri e Maura Pettorruso
regia Andrea Baracco
DOVE? Teatro i
QUANDO? dal 29 gennaio al 3 febbraio
PREZZI: 18€
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