![Il-tramonto-sulla-pianura3](https://milanoteatri.it/wp-content/uploads/2015/03/Il-tramonto-sulla-pianura3.jpg)
La felicità o almeno la ricerca della stessa è ovunque. Persino in una casa di riposo nel parmense dove si guarda più al passato che al futuro. Il tramonto sulla pianura, al Teatro Menotti dal 12 al 22 marzo 2015, ci parla di tutto il novecento ormai passato tramite gli occhi di chi l’ha davvero vissuto.
Una compagnia over 60 alterna sul palco momenti corali visionari a momenti privati, intimi, dove vengono svelati i segreti e i ricordi dei diversi personaggi. Ricordi, amori, delusioni e fallimenti vibrano di energia e presente nonostante il tempo trascorso. Tempo che è vero protagonista, collante drammaturgico, dannato e amato compagno di tutti. E i personaggi lì, a fare conti con il detto e non detto, con il fatto e non fatto, con il suo implacabile esserci. Momenti divertenti e spensierati e momenti malinconici e nostalgici combattono gli uni sugli altri in un’altalena di emozioni che si accompagna a immagini video di alcuni dei momenti più iconici del nostro novecento.
Gli attori sono bravi e sanno come far amare i propri personaggi che, anche se in qualche modo stereotipati, arrivano a toccare qualcosa di quello che siamo o che diventeremo: persone costruite su manie e ambizioni, piccoli dolori e piccole passioni.
La drammaturgia svolge il suo compito anche se forse in alcuni momenti vorremmo sapere di più, vorremmo disciolti tutti i nodi narrativi e vorremmo scavare ancora di più nel privato. La regia è semplice ma funzionale al meccanismo di rotazione tra cori e monologhi. Molto efficace la scelta musicale.
Un confronto obbligato. Uno spunto di riflessione sulla vecchiaia, su quest’ultima stagione della vita. Per ripensare che non è mai troppo tardi per cercare di essere felici.
Francesco Annarumma
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