A partire dal romanzo cardine dell’esistenzialismo “L’Etranger” di Albert Camus, uno sguardo sull’assurdità del destino e sull’estraneità al mondo. Un attore e un musicista/dj, uno spazio neutro e un’unica, forte, sorgente di luce. A scandire i quadri di questo racconto, brani musicali liberamente ispirati al romanzo: da Killing an Arab dei Cure a The Stranger dei Tuxedomoon.
Un reading-spettacolo in un adattamento che vede al centro la contrapposizione – e insieme fusione – di musica e parola. Ed ecco che le suggestioni di un brano dei Cure si alternano, scambiano e rincorrono con le parole Fabrizio Gifuni, attore tra i più sofisticati del teatro italiano capace di fare del reading un’arte sottile.
“Gifuni non è nuovo ad operazioni di trasposizione teatrale di importati testi letterari (Gadda, Pasolini), ma forse mai come in questo lavoro, dove l’attore resta immobile tra le aste dei microfoni dando vita a una tensione palpabile, emerge chiaramente come la “carne” della letteratura in scena risieda tutta nella voce. Nella scelta dei timbri, dei toni, nella vera e propria “creazione” attraverso la voce di un personaggio.” (Graziano Graziani)
LO STRANIERO – un’intervista impossibile
reading tratto da “L’Etranger” di Albert Camus
con Fabrizio Gifuni
regia ed ideazione di Roberta Lena
DOVE? Teatro Franco Parenti
QUANDO? dal 24 al 27 maggio
PREZZI: intero 40€, Under26/Over60 18€ (+ prev. 1,50€)
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