Ultimo weekend romano, almeno per ora, per il primo lavoro teatrale del regista cinematografico Nanni Moretti. In scena al Teatro Argentina di Roma fino al 2 giugno con “Diari d’amore“, ensemble di due testi di Natalia Ginzburg, il regista decide di farsi ‘primo spettatore’ e dirigere cinque attrici e attori di primissimo piano, non più da dietro la sua cinepresa, ma affrontando “lo spavento” del palcoscenico. Quello “spavento”, che definisce lo scarto tra l’intimità della parola scritta e il clamore della parola detta di fronte a un pubblico dal vivo: termine usato, in questa accezione, da Natalia Ginzburg, che il cineasta ha scelto come autrice per questo suo ingresso da regista nel teatro di prosa. Lo spettacolo mette insieme due atti unici della grande scrittrice: Fragola e panna e Dialogo raccolti sotto un unico titolo di Diari d’amore..
Nanni Moretti con Natalia Ginzburg ci racconta nuclei familiari disarmonici, gente che si lascia vivere senza entusiasmi, esseri deboli, dai valori etici inconsistenti. Con sguardo ironico apre il sipario su intimità domestiche nelle quali il conflitto cede il posto all’indifferenza, svelando la fatuità di uomini e donne emotivamente e moralmente inetti.
Natalia Ginzburg gioca con i valori cari alla società borghese: matrimonio, fedeltà, maternità, amicizia sono trattati con parole di una levità che ne rivela tutte le fragilità. Questa leggerezza diventa una lente di ingrandimento, una chiave di lettura fredda, che converte in commedia fatti altrimenti tragici della vita dei protagonisti. E al tempo stesso si fa denuncia: di una società che rimane indifferente di fronte ai fatti della vita, che non partecipa mai per davvero, che rimuove quel poco di senso di colpa che a volte, timidamente, affiora.
Nanni Moretti sceglie il “teatro delle chiacchiere” di Natalia Ginzburg per metterci davanti ad uno specchio, che ci mostra inadeguati, spettatori indifferenti di fronte alla complessità e alle tragedie della vita.
“Natalia Ginzburg – dichiara Valerio Binasco, protagonista dello spettacolo, direttore artistico del Teatro Stabile di Torino e profondo conoscitore del teatro della Ginzburg – per me è tra i più importanti autori italiani. Anche se la sua immaginazione poetica non è attratta dall’eccezionalità o dall’assurdo, il suo stile “semplice” e musicale, l’umorismo dolce e le partiture sofisticate delle “chiacchiere” che riempiono le sue opere arrivano a toccare corde emotive fortissime, restituendo grandezza e profondità a personaggi solo apparentemente “piccoli”. Si viaggia con ironia tra i toni malinconici di una poesia fatta di elementi quotidiani e domestici e si resta affascinati dalla musicalità originale dei suoi dialoghi. La Ginzburg ha una penna leggera, ma scava gli animi, e i suoi sono personaggi ritratti con incredibile maestria psicologica, degna di autori come Čechov”.
Assieme a lui sul palco dimostrano quale sia un ottimo teatro Alessia Giuliani che interpreta i panni sia di Marta in Dialogo che di Flaminia in Fragola e Panna, Arianna Pozzoli in Barbara, una bravissima Daria Deflorian in Tosca e Giorgia Senesi in Letizia.
DOVE:
Teatro Argentina, Roma
QUANDO:
prima, martedì, giovedì e venerdì ore 20.00
mercoledì e sabato ore 19.00
domenica ore 17.00
lunedì riposo
durata 1 ora e 35′
scene Sergio Tramonti
luci Pasquale Mari
costumi Silvia Segoloni
assistente alla regia Martina Badiluzzi
direzione di produzione, casting Gaia Silvestrini
assistenti al casting Martina Claudia Selva, Benedetta Nicoletti
foto Luigi De Palma
produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Carnezzeria, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura, Châteauvallon-Liberté scène nationale, TNP Théâtre National Populaire à Villeurbanne La Criée – Théâtre National de Marseille, Maison de la Culture d’Amiens in collaborazione con Carrozzerie n.o.t
coordinamento Aldo Miguel Grompone
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