Una sposa abbandonata, una Medea qualunque, in una terra straniera: senza patria, senza casa, senza onore, costretta ad attraversare l’Oceano – dalla Calabria all’Argentina – per ritrovare il marito che, emigrato da oltre dieci anni, sta per risposarsi con un’ereditiera.
Debutta mercoledì 10 maggio il quarto capitolo del progetto “Pentateuco”, ciclo di cinque monologhi, ognuno spettacolo autonomo, ispirati simbolicamente ai primi cinque libri dell’Antico Testamento (il Pentateuco, appunto, di cui fanno parte i libri Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio).
Un progetto ideato e realizzato da La Confraternita del Chianti, compagnia milanese – fondata dalla drammaturga Chiara Boscaro e dal regista e autore Marco Di Stefano – da tempo attenta ai temi della contemporaneità affrontati con un particolare sguardo drammaturgico che coinvolge cinque attori e altrettanti partner internazionali (più il Teatro Verdi, collaboratore dell’intero progetto) per raccontare cinque storie di migrazione.
Un lavoro ambizioso partito con Genesi, storia di una migrante in terra straniera, costretta ben presto a comprendere quanto assimilare una lingua sconosciuta e oscura significhi un po’ ridefinire la propria identità, ed Esodo, capace di raccontare una pagina dolorosa e complessa della storia recente, l’esodo istriano, con una dimensione umana, attraverso una narrazione personale e toccante, e poi Levitico, racconto a tinte fosche, ispirato a un racconto di Jack London, che descrive, attraverso la storia di un misterioso pugile, la distopia – neanche troppo fantascientifica – di un paese in cui è in atto una sanguinaria rivoluzione contro il Governo ad opera del Movimento Liberazione Immigrati.
NUMERI
pentateuco #4
di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano
regia di Marco Di Stefano
drammaturgia di Chiara Boscaro
con Giulia Versari
DOVE? Teatro Verdi
QUANDO? dal 10 al 13 maggio ore 21
PREZZI: 20/14/10 €
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