Tutti Bagnati e contenti al Teatro Libero

bagnati
Prendere dei bei quadretti, scoperchiarli e far uscire tutta l’ipocrisia e il falso perbenismo è uno degli hobby preferiti di Tobia Rossi, la sua ultima opera “Bagnati – Piss and Love” ne è l’ennesima dimostrazione.

 

Lo spettacolo, in scena al Teatro Libero fino al 15 giugno, rispecchia benissimo tutte le caratteristiche che contraddistinguono questo giovane autore, se ci è permesso potremmo inserirlo in una trilogia insieme a “Portami in un posto carino” e “La mia massa muscolare magra”, tre opere che hanno diversi punti in comune come il tema, le musiche, le luci e soprattutto il regista. Ancora una volta è Manuel Renga che mette insieme un cast di grande livello per questa seconda produzione firmata “Teatro Libero Liberi Teatri” dopo Hedda Gabler.

 

Quello che si nota è che siamo di fronte ad un incontro/confronto di generazioni, sia nella trama della storia sia a livello professionale. Tre adulti e tre ragazzi sul palco, tre attori già affermati e tre giovani dietro le quinte. Un equilibrio che funziona benissimo. Passiamo al racconto, sul palco vediamo una ricca famiglia milanese nel suo attico con tanto di piscina in terrazzo. Non una famiglia bigotta, anzi due genitori giovanili e tendenti al radical chic che vengono però travolti dalla scoperta che il loro unico figlio adolescente sta avendo una relazione col figlio della colf rumena. Non una semplice storia d’amore ma più un rapporto passionale basato sul “pissing” che in inglese ha anche un suono accettabile, ma che in italiano significa “farsi la pipì addosso”. Una notizia che si abbatte come una bufera sulla famiglia soprattutto quando la voce si diffonde e tutti i genitori del San Carlo sanno cosa succede nei bagni di casa Dazeri.

 

Curiosa la scelta di Rossi e Renga di tenere i due ragazzi Ludo e Daniel completamente separati. La loro relazione è il centro di tutta la storia eppure i due non si rivolgono mai la parola. Condividono il palco in forse solo tre occasioni limitandosi a un gioco di sguardi o al massimo a sfiorarsi. Nonostante questo silenzio tra i due personaggi chiave, uno dei punti di forza dello spettacolo sono i dialoghi. Quelli tra i due genitori interpretati da Alex Cendron e Claudia Negrin, quello adolescenziale tra Ludo (Federico Lotteri) e Sara (Giulia Merelli), quello tra madre e figlio con Paola Giacometti unica nell’interpretare l’accento rumeno. Bellissima anche la scenografia con il Teatro Libero che si trasforma in piscina e, visto il caldo di questi giorni, anche al pubblico viene voglia di fare un tuffo per unirsi alla famiglia Dazeri in uno dei loro aperitivi in terrazza. Bagnati e contenti

 

Ivan Filannino

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