“Extravagare. Rituale di reincanto” dal carcere di Opera al Castello Sforzesco

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foto Sagramoso-Sacchetti

La compagnia Opera Liquida, fondata dalla regista Ivana Trettel, composta da detenuti ed ex detenuti attori del carcere di Opera, domenica 4 agosto alle ore 21,00 porta sul palco del Castello Sforzesco “Extravagare. Rituale di reincanto”, in collaborazione con la Direzione della Casa di Reclusione Milano Opera, nell’ambito di Milano è Viva – Estate al Castello 2024 del Comune di Milano.

Lo spettacolo, scritto da Ivana Trettel ed Alex Sanchez, è una storia poetica e intensa che approfondisce la civiltà della Grande Madre, società non belligerante, in perfetta parità tra i generi, dedita alla ricerca di cultura e bellezza, per ribaltare con forza l’idea di un male insito nella natura umana.

Un’installazione che prende vita sul palco è il fulcro della drammaturgia scenica: ispirata all’opera “Grande oggetto pneumatico a dimensione variabile” realizzata a Milano nel 1959 a firma del Gruppo T, nasce dalla collaborazione straordinaria della compagnia con l’artista cinetico Giovanni Anceschi, Compasso d’oro alla carriera 2022, tra i fondatori del Gruppo T. Il “Grande oggetto pneumatico”, che traccia le nuove strade da percorrere, è inserito nelle scenografie di Marina Conti e Ivana Trettel realizzate dai detenuti scenografi.

Come nelle precedenti produzioni di Opera Liquida, in questo nuovo progetto sono quindi mescolati linguaggi provenienti da discipline diverse. Nella narrazione della preistorica civiltà, lo spettacolo incontra le danze antiche, in particolare Orissi e Kathakali, che contaminano le partiture fisiche degli attori, restituendo una formalizzazione attenta e viva, grazie alla collaborazione con Mario Barzaghi del Teatro dell’Albero.

I costumi, firmati dallo stilista di alta moda Salvatore Vignola, sono realizzati dai detenuti costumisti sotto l’attenta guida di Tommaso Massone. L’allestimento tecnico è a cura di Silvia Laureti con Mario Pinelli e i detenuti tecnici audio luci. Il brano finale dello spettacolo, prodotto all’interno del carcere, è di Brian Storm, detenuto producer. In scena Michel Alvarez, Alessandro Arisio, Alessandro Bazzana, Sohaib Bouimadaghen, Carlo Bussetti, Alfonso Carlino, Babacar Casse, Eleonora Cicconi, Vittorio Mantovani, Nicolae Stoleru. La cura del progetto è affidata a Nicoletta Prevost.

“Interrogandoci sull’esistenza dell’umanità, sulle sue vuote e devastanti dinamiche e approfondendo le riflessioni di Aryun Appadurai, di Byung-Chul Han sulla deresponsabilizzazione e la deritualizzazione, abbiamo inaspettatamente incontrato – racconta Ivana Trettel, che firma regia e drammaturgia dello spettacolo – la società della Grande Madre: dimostrazione che l’essere umano ha vissuto per 20.000 anni in armonia con il cosmo. Per mano ci hanno accompagnato Marija Gimbutas, Raine Eisler, Giuditta Pellegrini. E mentre aumentava lo stupore e la gioia per questo affascinante viaggio, un nuovo interrogativo ci ha invaso. Perché molte persone non ne sanno nulla? Perché non studiamo fin dall’infanzia questa straordinaria civiltà? Perché continuiamo a giustificare gli orrori del mondo affermando che è nella natura umana? Ecco, ci opponiamo a questa idea certi della possibilità di Extravagare, di trovare nuove strade, nuove prospettive, anche grazie ad un Rituale di reincanto. Questo l’augurio”.

DOVE? Castello Sforzesco (Cortile delle Armi)

QUANDO? domenica 4 agosto ore 21,00

PREZZI: intero 12€, ridotto 10€

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