Groppi d’amore e urla nel cuore

“Groppi d’amore nella scuraglia”, libro di Tiziano Scarpa del 2005 arriva al Teatro della Cooperativa interpretato da un bravissimo Emanuele Arrigazzi.

All’attore il compito di raccontare la storia di un paese del meridione che lentamente muore, un racconto che ricorda tanti altri paesi della nostra Italia, “venduti” dallo Stato e sacrificati sull’altare dei soldi. In questo caso c’è una discarica di rifiuti da costruire alle porte della cittadina, un sindaco compiacente, un ministro dell’igiene approfittatore e un paese dall’umore troppo variabile. Personaggi e presenze interpretate perfettamente da Emanuele Arrigazzi, la sua è una prova attoriale che non può per nulla lasciare indifferenti. Il dialetto è fondamentale nel racconto, mette in mostra sia la veracità sia l’ingenuità dei protagonisti. E mentre nel paese iniziano ad arrivare gli odori malsani della discarica, Scatorchio cerca di riconquistare l’amata Sirocchia finita nelle braccia del rivale Cicerchio.

Si ride davanti alle peripezie di Scatorchio così come di fronte a tanti dialoghi al limite dell’assurdo che raccontano un’Italia più che mai lontana agli occhi del pubblico milanese. C’è tanta ironia, ma anche tanta ferocia nel testo come un urlo strozzato in gola, una rivoluzione nell’anima che non si trasmette al corpo. Perché i problemi d’amore del protagonista fanno ridere, ma il dramma di un paese che diventa fantasma è reale. Si scappa, si prova a rifarsi una vita, ma un pezzo di cuore rimane inevitabilmente nella propria terra.

Ivan Filannino

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