“Io mi fermo qui”: 5 domande a Umberto Petranca

petranca

Si diploma come attore alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, successivamente frequenta il corso di perfezionamento internazionale Ecole des Maitres.

Lavora con alcuni tra i più importanti registi italiani, tra i quali: Andrée Ruth Shammah, Luca Ronconi, Pippo Delbono, Armando Punzo, Ferdinando Bruni/Elio De Capitani, Claudio Longhi, Franco Branciaroli e tanti altri.

Nel 2007 vince il Premio Ubu come “Miglior attore under 30” per il ruolo interpretato in Angels in America regia di Bruni/De Capitani. Nel 2014 collabora con il museo Peggy Guggenheim di Venezia in veste di attore e drammaturgo alla realizzazione dell’evento “Land behind”. Sempre nel 2014 collabora come attore e drammaturgo con il Festival musicale Dino Ciani di Cortina d’Ampezzo per l’evento “Viaggio in America”.

Nel 2015 si diploma come Guida Ambientale Escursionistica. Nel 2017 è tra i fondatori dell’associazione culturale Walking in fabula – Percorsi tra natura e teatro dove trekking e teatro si incontrano in un’esperienza di valorizzazione del territorio sotto il profilo culturale e naturalistico.

Stiamo parlando di Umberto Petranca il quale alterna la sua attività di attore teatrale presso i principali teatri italiani a quella di Guida Ambientale Escursionistica al quale do come sempre il mio caloroso benvenuto.

Umberto, ti chiedo subito quando e perché nasce lo spettacolo Io mi fermo qui?

Il viaggio e lo spettacolo che lo racconta nascono in risposta a un evento della mia vita che gli spettatori scoprono durante la narrazione. È un lungo percorso a piedi attraverso l’Italia che ha avuto luogo diversi anni fa dove mi sono confrontato con gli ostacoli, gli incontri casuali, l’amarezza e l’ironia di tante storie di vita in cui sono incappato.

Umberto Petranca dove vorrebbe fermarsi e dove vorrebbe che si fermassero gli spettatori?

Umberto Petranca non vorrebbe fermarsi mai e non vorrebbe che lo facessero nemmeno gli spettatori.

Il viaggio, anche e soprattutto in senso metaforico, è sempre una spinta vitale che risponde alla staticità della morte. Ci si ferma solo quando occorre prendersi le proprie responsabilità e mettere a posto ciò che si è lasciato un po’ in disordine, ma anche in questo caso a ben vedere non si tratta di un vero e proprio stop, anzi!

A chi, ma soprattutto perché, consiglieresti la visione dello spettacolo Io mi fermo qui?

A tutte le persone che stanno vivendo, che stanno attraversando l’esistenza alla ricerca di un senso possibile con disperata ironia.

Attore e Guida Ambientale Escursionistica, se ti obbligassero a scegliere dove penderebbe l’ago della bilancia?

La mia professione è quella di attore.

Ho conseguito il titolo di guida escursionistica per passione.

Cosa vorresti che si portasse a casa il pubblico terminata la visione dello spettacolo Io mi fermo qui?

Un bel bastone!

Un sostegno metaforico che li accompagni come gli antichi bordoni dei pellegrini medioevali.

Teatro Elfo/Puccini – SALA BAUSCH
dal 9 al 28 gennaio 2024
IO MI FERMO QUI
di e con Umberto Petranca
regia e scene Chiara Callegari
Una polifonia amara e ironica per attore solo, in viaggio, in ascolto.

Buona serata a Teatro!

TiTo

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