Recensione: “Equilibri sopra la follia”

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È tutto un equilibrio sopra la follia cantava Vasco Rossi e da questa frase nasce lo spettacolo scritto da Alessio Ruaro e Caterina Calvino Prina che è tornato in scena dopo il grande successo della passata stagione. Un successo più che confermato visto il tutto esaurito fatto registrare nella prima serata all’EcoTeatro di Milano. E il grande merito di questa commedia musicale è proprio quello di piacere al pubblico. Difficile trovare punti deboli in quest’opera che sa essere coinvolgente con la sua colonna sonora e divertente grazie a un testo ironico e per nulla banale che analizza col sorriso le dinamiche della vita di coppia.

I due protagonisti, Alessio Ruaro e Laura Offen meritano gli applausi sia per la recitazione sia per il canto. Interpretano una giovane coppia sposata e raccontano episodi della vita di tutti i giorni, il “dramma” di un uomo mandato a fare la spesa, “l’incubo” degli amici ospiti a casa per vedere la partita, lo “stress” di una dura giornata in ufficio. A scandire il tutto una colonna sonora capace di accontentare un po’ tutti inserendo grandi successi di varie epoche. Da Raffaella Carrà con “Pedro” per poi passare a Zucchero, Alex Britti, Jovanotti, La Rappresentate di Lista, Claudio Baglioni, e perfino i Maneskin. Non manca poi un tocco di internazionalità con gli Wham, usati per raccontare uno scontro generazionale, e le intramontabili note di Grease.

In alcuni punti testo potrà anche apparire leggero, ma l’allestimento è da grande produzione. Coreografie curate nei minimi dettagli e, con la firma di Caterina Calvino Prina, non poteva mancare lo spazio anche per il balletto classico con in scena ben 21 ballerine sulla partitura di Don Chisciotte. Tanta danza moderna e un’emozionante passo doppio mentre “Arisa” canta “La notte”. Nella vita di coppia non possono mancare i momenti delicati arrivando perfino al tradimento. Anche questo lato viene affrontato con serietà e consapevolezza. La platea finisce così per avere davanti a sè un’ampia scelta di vicende e sentimenti e ognuno potrà ritrovarsi in alcuni aspetti del racconto.

Ivan Filannino

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