Vivere il teatro con tutti i sensi tranne che la vista, acuire udito, tatto, gusto e olfatto rinunciando agli occhi. Questo è Shakespeare Without Eyes, l’interessantissimo progetto Chronos3 in scena al Teatro Libero dal 27 al 29 luglio.
Gli spettatori saranno bendati, senza scarpe e parteciperanno alla performance della durata di mezz’ora circa in gruppi di dieci. Agli attori il compito di conquistare la fiducia di questo pubblico cieco e convincerli a lasciarsi guidare nel mondo di tre grandi classici di Shakespeare: Amleto, Romeo e Giulietta e Tempesta.
Scopriamo meglio lo spettacolo, inserito nella rassegna Liberi d’Estate, attraverso le parole del regista Manuel Renga.
Quando in una società come la nostra si vede tutto in immagini attraverso una proliferazione incessante di schermi in tutti gli angoli della città, cosa succede negli occhi dello spettatore quando gli si propone di guardare in modo nuovo chiudendo gli occhi? Succede qualcosa di inatteso in cui allo spettatore viene chiesto di rinunciare alla sicurezza dei propri occhi e di affidarsi, con altre dieci persone, ad un percorso sensoriale unico e speciale guidato dalle immagini invisibili e alle voci di Shakespeare.
Proprio Shakespeare nel prologo dell’Enrico V, da cui noi abbiamo tratto un nostro personale prologo, chiede al pubblico di immaginare, di colmare con l’immaginazione ciò che i poveri mezzi teatrali di allora (un palco pressochè vuoto, una botola, pochi elementi scenici) potevano restituire alla vista. Da lì siamo partiti per vedere se e fino a che punto l’immaginazione poteva sopperire alle carenze degli altri sensi.
Arrivati a questo punto, dopo un periodo di studio sui sensi, abbiamo pensato di provare a trasmettere informazioni attraverso udito, olfatto, gusto e tatto, normalmente sottovalutati poiché la vista tende ad essere il senso utilizzato in modo predominante. Ed ecco Shakespeare without eyes: si tratta di una performance totalizzante, dove il pubblico viene bendato per poter seguire un percorso sensoriale e fare un’esperienza immaginifica unica all’interno della trama dei grandi testi di W. Shakespeare, Amleto e La Tempesta. Gli attori condurranno il pubblico bendato all’interno di uno spazio, verrà chiesto ad ogni persona di fidarsi, di lasciarsi guidare e condurre, i personaggi parleranno e agiranno intorno a loro e di volta in volta ognuno sarà libero di immedesimarsi con uno o con l’altro di questi.
Sarà richiesto al pubblico di togliere le scarpe perché le superfici saranno diversificate e le sensazioni tattili contribuiranno alla costruzione degli spazi. Il pubblico riceverà anche del cibo e delle bevande. La performance dura da 20 a 30 minuti a seconda di quanto il pubblico si fidi o meno degli attori, per cui ci vorrà di volta in volta più o meno tempo per ottenerne la fiducia. (Manuel Renga)
SHAKESPEARE WITHOUT EYES
un progetto Chronos3
regia Manuel Renga
con Veronica Franzosi, Paola Giannini, Valentina Malcotti, Daniele Pitari, Marcello Mocchi, Manuel Renga
DOVE? Teatro Libero
QUANDO? 27 luglio (Amleto), 28 luglio (Romeo e Giulietta), 29 luglio (Tempesta). Ogni sera 5 turni con gruppi di 10 persone, aperitivo dalle 19.30
PREZZO: 12 euro
Leave a Reply