Teatro Fontana: “Le rane”

le rane
foto Luca Del Pia

Dal 14 al 30 gennaio debutta in prima nazionale Le Rane di Aristofane per la regia di Marco Cacciola. Prodotto da Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Teatri di Bari e Solares Fondazione delle Arti, lo spettacolo è il risultato finale di un progetto più ampio – in cantiere da ormai due anni e più volte rimandato a causa dell’emergenza sanitaria – che, nei mesi, ha visto coinvolte diverse realtà del territorio.

In scena un coro di cittadini ogni sera diverso affianca il nucleo di giovani artisti, provando a rifondare l’antico legame esistente tra società e teatro. Ogni fase del lavoro ha vissuto momenti collettivi in cui sono stati coinvolti vari enti attivi sul piano sociale, culturale e dell’associazionismo. Oltre ai workshop cittadini e per la selezione degli artisti, è stata avviata una collaborazione con studenti e docenti dell’Università Statale di Milano e dell’Università IULM a cui è stata affidata una nuova traduzione del testo; gli allievi dell’Accademia di Brera hanno affiancato lo scenografo nella costruzione delle scene ottenendo crediti formativi come parte dell’attività didattica; gli studenti dell’IIS Galilei-Luxemburg hanno partecipato a una sessione di laboratori intorno ai temi dello spettacolo.

Una delle opere più celebri di Aristofane rivive dunque in un allestimento inedito, eterogeneo e condiviso che accompagna il pubblico in un divertente e visionario viaggio negli inferi. In scena assistiamo alle rocambolesche peripezie del dio Dioniso e del suo servo Xantia, diretti verso l’Ade per riportare in vita un Poeta che salvi la città dal degrado culturale.

Una commedia che ha per oggetto lo statuto della tragedia ideale può essere definita già dal principio un’operazione metateatrale. E permette di lavorare intorno all’identità speculare che lega il comico e il tragico, alla riscoperta di quel ruolo sociale che la poesia ha sempre avuto e sempre avrà.

Il teatro, infatti, per la sua intrinseca sostanza è, fra le arti, la più idonea a parlare direttamente al cuore e alla sensibilità della collettività. La sfida è ricucire il dialogo interrotto.
In questo modo i temi principali (l’importanza della cultura e del suo valore sociale-politico, il pacifismo ante litteram, la responsabilità individuale e collettiva, l’interrogarsi sul futuro) possono essere trattati alternando l’identificazione più emotiva, capace di abolire distanze e conflitti, con la farsa più divertente, in grado di deviare da percorsi già battuti.

Il viaggio del dio e del servo è prima disseminato di incontri singoli che tracciano il percorso, poi si estende a tutto il coro e, infine, all’altra metà del cerchio, il pubblico. Ed è in questo momento, quando varcano le soglie del mondo di qua, che avviene la cesura, che è anche un atto di responsabilità. Il coro dei cittadini invade la scena spezzando il procedere della trama e provando a farsi crepa, a sospendere quell’idea di storia come linea retta, progressione continua che non permette di immaginare altro che un futuro come ripetizione corrotta di un eterno presente.

LE RANE
da Aristofane
progetto e regia Marco Cacciola
con (in o.a.) Giorgia Favoti, Matteo Ippolito, Lucia Limonta, Claudia Marsicano, Francesco Rina
e un coro di cittadini ogni giorno diverso

DOVE? Teatro Fontana

QUANDO? dal 14 al 30 gennaio ore 20.30 (domenica ore 16, lunedì riposo)

PREZZI: intero 21€, giovedì 17€

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