La notte di capodanno in pieno lockdown, situazione in cui tutti ci siamo trovati il 31 dicembre 2020. Andrea e Leonard sono un coppia sulla quarantina o poco più, sposati da anni e pronti a passare la serata davanti al pc. Coi teatri chiusi gli spettacoli possono andare in scena solo in streaming e per il drammaturgo Andrea è il giorno del debutto del suo nuovo testo. I due attori, Giuseppe Lanino e Alessandro Quattro, raccontano l’attesa e l’euforia per quel momento. Un successo di pubblico e anche di critica sebbene Andrea abbia da contestare diverse lodi fatte dai giornalisti. Sul palco si racconta comunque una scena di vita quotidiana, una coppia che si confronta sui vari temi, il lavoro è solo uno di questi.
La storia lambisce il metateatro con il drammaturgo omosessuale Andrea che si lamenta di come nei suoi testi la critica voglia sempre trovare il tema Lgbtq+ senza limitarsi a prendere atto che la presenza di un personaggio gay è solo incidentale. Si capisce, però, che qualcosa deve ancora venire fuori da questa serata di coppia e piano piano emerge col nome di bipolarità. Lo spettacolo di Andrea parla proprio di bipolarità perché a soffrirne è il compagno Leonard. Una bipolarità di secondo tipo (caratterizzata da uno o più episodi di depressione maggiore e un episodio di tipo ipomaniacale).
Vedere in scena la sua condizione scuote l’animo di Leonard rendendo la notte di capodanno più che mai movimentata con scontri e confronti tra i due innamorati, entrambi chiamati, in modo diverso, ad affrontare il cane nero che tormenta l’uomo.
In una recente intervista l’autore e regista Alberto Milazzo ha sottilineato il fatto che parlare di depressione non significa portare in scena uno spettacolo deprimente. “Tu sei la bellezza” non è per nulla deprimente, ha il merito di trattare un argomento poco conosciuto, quella della bipolarità. Un disturbo dell’umore che può creare grosse difficoltà nei rapporti personali. Lo sa bene chi ne è affetto e chi gli sta vicino. Il “prendersi cura” è il grande protagonista di questo spettacolo. Un testo convincente che riuscirebbe a colpire anche senza immagini grazie ai suoi dialoghi. Questo ovviamente non sminuisce la presenza dei due attori, entrambi meritevoli di applausi. Per motivi diversi si trovano davanti a due ruoli impegnativi. Lanino è chiamato a interpretare una persona bipolare e lo fa con grande coinvolgimento. Quattro rischia di subire la potenza di Leonard, invece, riesce a dare la giusta dimensione ad Andrea bravo a emergere nei momenti chiave del racconto. Lo spettacolo si divide in due atti ed è nel secondo che la bipolarità prende il sopravvento, Se nella prima parte di storia abbiamo visto la vita di coppia, il secondo atto mostra l’interiore dei due protagonisti.
Da apprezzare la scelta di presentare un personaggio affetto da bipolarità di tipo 2, il tipo 1 avrebbe forse aggiunto un maggiore tocco pirandelliano al testo rischiando, però, di spostare l’attenzione dello spettatore. Per il pubblico diventa impossibile immaginare come potrà evolvere questa notte agitata e allora meglio lasciarsi trasportare dai sentitmenti che testo e attori trasmettono. “Tu sei la bellezza” sono quattro parole di puro amore e in questo racconto di amore ce n’è davvero tanto.
Ivan Filannino
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